Taralli Napoletani

Taralli Napoletani

Ormai è una certezza: la Ricetta dei Taralli Napoletani non la lascio più!

In rete li trovi sotto nomi differenti: Taralli sugna e pepe – Taralli Campani – Taralli n’zogna e pepe

Ciò che è certa è la loro bontà: sono Buonissimi! Li ho provati per la prima volta durante un pranzo Natalizio, facevano bella mostra di sè sulla tavola, accanto agli antipasti e ti dicevano: MANGIAMI! Non vedi che siamo buonissimi e “Skrunciosi”?

Che dire, sono davvero strepitosi e, nonostante la loro dimensione non proprio minimal, non riesci a frenarti dal prenderne ancora uno che sappilo, non sarà mai l’ultimo. Si, perchè questi Taralli Napoletani creano dipendenza. Oltre alla ricetta con le foto passo passo, è presente anche un video.

Ma passiamo agli ingredienti.

  • DifficoltàMolto facile
  • CostoMedio
  • Tempo di preparazione30 Minuti
  • Tempo di riposo20 Minuti
  • Tempo di cottura45 Minuti
  • Porzioni16
  • Metodo di cotturaForno elettrico
  • CucinaItaliana

Passaggi per la preparazione dei Taralli Napoletani

Pesa tutti gli ingredienti per rendere più fluida la preparazione

Prendi una casseruola e tosta le mandorle sul fuoco, falle brunire uniformemente.

Lasciale raffreddare, quindi tagliale grossolanamente a coltello.

Versa l’acqua in un bicchiere e inserisci il lievito al suo interno. Aiutandoti con un cucchiaino, fai sciogliere il lievito.

Monta la frusta K (foglia) alla planetaria.

Inizia a versare gli ingredienti nel bicchiere della planetaria: Prima versa le polveri: farina, sale, pepe e fai lavorare la frusta a velocità bassa.

Continua versando le mandorle e lo strutto facendo lavorare la planetaria a bassa velocità. Quando l’impasto sarà simile a quello della sbriciolata passa allo step successivo.

Aggiungi infine l’acqua in cui avevi sciolto il lievito lavorando sempre a bassa velocità

Non appena l’impasto avrà un aspetto uniforme, ponilo su un piano infarinato e lascialo lievitare coperto per circa 30/40 minuti.

Trascorso il tempo della lievitazione forma le pezzature. Realizza dei cilindri e, con l’aiuto di un tarocco, forma circa 16 pezzi di impasto.

1. Con ogni pezzo di impasto fai dei cilindri di circa 40 cm ognuno, 2. realizza ferro di cavallo piegando a metà il cilindro, 3. quindi attorciglia le estremità formando una treccia 4. e infine una corona. Poni i taralli sulla placca da forno ricoperta da carta forno

Le mandorle che tenevi da parte (i 20 g. per la decorazione), lasciale in acqua per 10 minuti). Quindi tagliale a metà. Con una leggera pressione mettile sui taralli.

Lascia lievitare i taralli per circa 20/30 minuti coperti con la pellicola alimentare. Preriscalda il forno a 200°. Trascorso il tempo della lievitazione, inforna seguendo queste indicazione di cottura:

200° per 15 minuti – 180° per 15 minuti – 160° per 15 minuti. In totale la cottura avrà una durata di 45 minuti.

Ed ecco i Taralli Napoletani, friabili e profumati. Puoi mangiarli senza niente oppure con un po’ di affettati, io li adoro sbriciolati nell’insalata. Buona preparazione.

Con affetto Mirandolina

I Taralli Napoletani li conservo per 2 settimane all’interno di sacchetti alimentari. Anche se,ti confesso, che solitamente non raggiungono mai quel tempo. Se desideri leggere anche la ricetta dei Taralli Pugliesi, li trovi cliccando sul testo in grassetto.

Un po’ di storia legata a queste prelibatezze.

Ci sono diverse leggende e storie che circolano intorno ai taralli sugna e pepe, alcune delle quali risalgono ai tempi antichi in cui questi snack erano una fonte importante di nutrimento per i contadini e i pescatori.

Una delle storie più conosciute risale al periodo della dominazione spagnola in Italia. Si racconta che il re di Spagna, durante una visita in Puglia, avesse chiesto aiuto ai pastori locali per nutrire il suo esercito in marcia. I pastori, a corto di cibo, avrebbero improvvisato una ricetta a base di farina, sugna e pepe, che avrebbero rotolato in forma di taralli per renderli più facili da trasportare. Il re, dopo averli assaggiati, ne avrebbe apprezzato il sapore e avrebbe portato la ricetta con sé in Spagna.

Un’altra storia vuole che i taralli sugna e pepe siano stati inventati dai monaci che vivevano nei monasteri della Puglia. Questi avrebbero creato i taralli per avere una fonte di nutrimento durante i periodi di digiuno religioso, ma avrebbero aggiunto la sugna e il pepe per renderli più gustosi.

Ancora oggi, i taralli sugna e pepe sono considerati una specialità del sud Italia, apprezzata per il loro sapore unico e la loro versatilità come snack o accompagnamento a piatti di carne e di pesce.

Se ci sono riuscita io, puoi farlo anche tu 😉

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2 Risposte a “Taralli Napoletani”

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