Pesto al Basilico

Come resistere alla ricetta del Pesto alla Genovese fatto in casa. Per correttezza l’ho chiamato Pesto al Basilico poichè rispetto a quello alla Genovese l’ho preparato con il Basilico Siciliano: quello a foglia larga. Comunque profuma di buono ed il suo colore sollecita il desiderio di consumarlo sia sulla pasta che su una bruschetta. Questo pesto è molto versatile, io preparo anche le lasagne al Pesto di Basilico.

E’ stata Silvia, la mia giovane amica appassionata di cucina, che mi ha chiesto la ricetta del pesto alla genovese. Mi sono subito attivata al fine di trovare il basilico genovese, quello con le foglioline piccole. Nonostante l’impegno, non sono riuscita nel mio intento ed ho usato il basilico nostrano (Siciliano), con le foglie larghe e diversamente profumate. Con la ricetta ed il procedimento che seguono, puoi realizzare il pesto alla genovese, semplicemente cambiando tipologia di basilico. Armati di Mortaio in marmo e pestello in legno…passo a “raccontarti” la ricetta.

Ti invito a provare queste ricette

  • DifficoltàFacile
  • CostoMedio
  • Tempo di preparazione40 Minuti
  • Porzioni3 persone
  • CucinaItaliana
  • StagionalitàPrimavera, Estate

Ingredienti

50 g Basilico (pesate le foglie)
2 spicchi Aglio (ho usato l’aglio rosso di nubia)
1 cucchiaio Pinoli (mediterranei)
6 cucchiai Parmigiano reggiano (o grana padano – grattugiato)
2 cucchiai pecorino sardo (grattugiato)
70 g olio extravergine d’oliva
q.b. Sale grosso

430,25 Kcal
calorie per porzione
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  • Energia 430,25 (Kcal)
  • Carboidrati 4,07 (g) di cui Zuccheri 0,78 (g)
  • Proteine 11,29 (g)
  • Grassi 43,20 (g) di cui saturi 9,18 (g)di cui insaturi 12,33 (g)
  • Fibre 1,05 (g)
  • Sodio 1.385,97 (mg)

Valori indicativi per una porzione di 90 g elaborati in modo automatizzato a partire dalle informazioni nutrizionali disponibili sui database CREA* e FoodData Central**. Non è un consiglio alimentare e/o nutrizionale.

* CREA Centro di ricerca Alimenti e Nutrizione: https://www.crea.gov.it/alimenti-e-nutrizione https://www.alimentinutrizione.it ** U.S. Department of Agriculture, Agricultural Research Service. FoodData Central, 2019. https://fdc.nal.usda.gov

Strumenti

Preparazione

Il lavoro preliminare da fare, è quello della pulizia del basilico. Procedi a staccare tutte le foglie dai rametti.

Lava le foglie con l’acqua fredda e procedi all’asciugatura stendendo le foglie su un canovaccio asciutto. Per comodità ho asciugato le foglie usando una centrifuga per insalata. Tienile da parte.

Pulisci gli spicchi d’aglio e mettili nel mortaio aggiungendo il sale grosso. Con il pestello inizia a lavorare l’aglio con il sale.

Quando avrai ottenuto una crema, procedi aggiungendo gli altri ingredienti.

Versa i pinoli e lavorali con il pestello.

Fino a quando si formerà una crema.

Armaii di pazienza e inizia a lavorare le foglie del basilico nel mortaio. Il movimento da fare è rotatorio cercando di lavorare il pesto, anche utilizzando le pareti del mortaio.

Corrompi un familiare e fatti aiutare… il basilico sembra non finire mai…

Quando avrai terminato l’ultima foglia di basilico, procedi aggiungendo il parmigiano reggiano ed il pecorino. Lavora tutto con il pestello. Ormai il lavoro pesante è finito.

Pesa l’olio e iniziate a versarlo, goccia dopo goccia, nel pesto aspettando che venga assorbito prima di versarne altro.

Ed ecco che il pesto al basilico sarà finalmente pronto. Quando mio figlio è rincasato ne ha subito sentito il profumo! Adesso ti invito a prepararlo e ti auguro una splendida giornata.

Con affetto Mirandolina

Note

FAQ (Domande e Risposte)

Ecco le domande che nel tempo mi sono state poste.

Come posso conservare il Pesto alla Genovese?

Puoi conservarlo dentro vasetti in vetro in frigorifero per 2/4 giorni. L’accortezza è quella di versare un po’ di olio sulla superficie. Se invece vuoi consumarlo dopo ulteriori giorni, puoi riporre i vasetti in freezer.

Dove posso trovare il Basilico Genovese?

Il Basilico Genovese ha le denominazione DOP e puoi trovarlo lungo il versante marittimo della Liguria. La stessa varietà puoi trovarla anche, per esempio, in Sicilia ma non avrà mai le stesse caratteristiche di quello coltivato in Liguria.

Quale formato di pasta è più adatto?

La formato di pasta utilizzato in Liguria prende il nome di: Trofie. Chiaramente è possibile utilizzare altri formati in grado di trattenere il ocndimento

Se ci sono riuscita io, puoi farlo anche tu 😉

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